Astronomo italiano.
Fissò su basi scientifiche la teoria delle stelle cadenti,
determinò con precisione il corso di varie comete, fissò in tutti
i loro particolari i moti di rivoluzione di Mercurio e di Venere intorno al
Sole. Nel 1861 scoprì il piccolo pianeta Hesperia. Studiò il
pianeta Marte, di cui scoprì che le macchie più chiare, i
cosiddetti
continenti, erano attraversate in tutte le direzioni da linee
sottili, osservandone in seguito gli
sdoppiamenti o
canali (1882).
Delle numerose opere citiamo:
Scritti sulla storia dell'Astronomia
antica,
Calore della Luna e delle Stelle,
Notizie sulla vita e
sugli studi di F. Carlini,
Accelerazione secolare della Luna,
Dell'influenza della Luna sulle vicende atmosferiche,
Osservazioni sul
movimento di rotazione e la topografia del Pianeta Marte,
Osservazioni
sulle stelle doppie (Savigliano, Cuneo 1835 - Milano 1910).